Sabato 5 maggio alle ore 16:00, Piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa si veste dei laboratori e dei materiali di sviluppo che rendono il bambino protagonista della propria scoperta. Un modo per vivere la città a misura dei più piccoli.

Per il terzo anno consecutivo  la scuola Paolina Poggi, insieme al Centro Educativo di Accoglienza e Solidarietà (C.E.A.S.), scende in piazza per giocare con i bambini e le loro famiglie.

L’iniziativa,  patrocinata dal Comune di Mentana, prevede, per tutto il pomeriggio, numerose attività giocose ed educative: dalla “vita pratica” al “sensoriale”, dai giochi per l’apprendimento del linguaggio e della  matematica a quelli scientifici e della lingua inglese, tutti suddivisi per età dai zero ai 12 anni.

La manifestazione è  sostenuta da diverse imprese locali, tra cui Conad City,  sensibili e attente nel  considerare momenti come questo un’occasione per aumentare la cultura identitaria del nostro territorio. Saranno presenti, inoltre, gli Scout Agesci Mentana 1 che proporranno tantissime divertenti attività di “Mani Abili” e l’Oratorio della parrocchia San Nicola da Bari con il quale sarà possibile ballare e giocare al ritmo di musica.

Al centro della piazza vi sarà una tavola rotonda in cui saranno presenti  due formatrici dell’Opera Nazionale Montessori: alle 16:30 offriranno uno spazio di riflessione per gli adulti sul tema dell’ambiente come aiuto allo sviluppo;  successivamente, alle 17:30 ci sarà la presentazione di “Io Dico No” libro per bambini (e per adulti) di Daniele Aristarco e in chiusura un concerto musicale di trenta elementi della “Junior Band” Innocenzo Ricci.

La festa proseguirà con la cena di beneficenza a cura della Parrocchia San Nicola da Bari di Mentana, il cui ricavato sarà destinato ai lavori di ristrutturazione della Chiesa Santa Maria degli Angeli (al cimitero).

L’iniziativa, nata con l’intento di fare conoscere e divulgare il metodo Montessori, vuole rendere partecipe la collettività di un possibile spazio per l’infanzia, rendendolo accessibile al maggior numero di famiglie.

L’impellente urgenza educativa ci spinge ad uscire fuori dalle consuete aule scolastiche e a condividere uno dei modi possibili di educare, quello montessoriano. L’auspicio è che scendendo in piazza sia possibile mettere in rete tutte le agenzie educative presenti sul territorio dalla famiglia alle scuole, dagli insegnanti  agli educatori, dalle istituzioni alle amministrazioni pubbliche, al fine di condividere le buone prassi di chi si occupa di infanzia e di adolescenza.

Desideriamo vivere l’Agorà (dal greco agherirò significa raccogliere, adunare)  in modo divertente, animando il luogo d’elezione dello scambio e del confronto: una piazza colorata da tappeti su cui lavorare, tavolini bassi su cui fare attività, musiche, danze e giochi. L’istituzione scolastica per prima si spoglia delle pareti e propone all’aria aperta attività specifiche per lo sviluppo.

L’educazione ha il compito di fornire gli strumenti per leggere la realtà, per suscitare riflessioni che conducano alla scoperta e alla consapevolezza del proprio e dell’altrui potenziale al fine di essere interpreti del presente e capaci di governare i continui cambiamenti del nostro tempo.

Soltanto occupandoci  dell’infanzia con cura e rispetto, saremo in grado di sperare in un mondo di pace e di sano progresso. “…Siamo portati ad un’azione sociale attiva per fare comprendere meglio il bambino e operare alla sua difesa, e al riconoscimento dei suoi diritti”. Maria Montessori Il bambino in famiglia,1923.

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